Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti
Produzione Compagnia Università degli Studi Arcus Milano
Ambientato a Lisbona nel 1938, sotto il regime di Salàzar, Sostiene Pereira è un gioiello della nostra letteratura che ci mostra come le dittature siano tutte uguali. I paralleli con l’Italia sono continui e le azioni del regime fin troppo familiari. Leggerlo ci insegna che la dittatura ha un solo pensiero, sempre identico, in ogni nazione, in ogni tempo. Pereira è un giornalista che ha abbandonato le rubriche di cronaca nera per dirigere quella culturale del quotidiano Lisboa. È un uomo solitario e quieto, senza idee o posizioni politiche, dedito solo al lavoro, alla letteratura e al ricordo di sua moglie, morta da qualche anno di tisi. Un giorno, leggendo un articolo su una rivista, decide di contattarne l’autore per offrirgli un posto come collaboratore del giornale. Il giovane, però, infiammato anche dallo spirito rivoluzionario della fidanzata Marta, scriverà articoli di forte critica che mai passerebbero le maglie della censura di regime. Pereira è fortemente combattuto fra il desiderio di aiutare il ragazzo e la paura di entrare in questioni politiche dalle quali si è sempre tenuto alla larga. Questo conflitto crea in lui una profonda inquietudine… ma l’inquietudine di Pereira potrebbe essere il preludio di un grande cambiamento…
In scena Sergio Longo sarà Pereira e Marika Pensa la narratrice, che diventerà tutti i personaggi che animano il racconto. L a musica dal vivo poi farà parte del racconto, perché la scrittura stessa, fatta di ritornelli, allitterazioni, flussi di pensiero, è una bellissima sinfonia di parole.
musica dal vivo Omar Nedjari
impianto scenico e costumi Paola Arcuria